Grignetta

Data della gita: 15 maggio 2016
Difficoltà : EE (escursionisti esperti) F (alpinistica facile)
Tempi di percorrenza: 3h07′ salita, 1h30′ sosta, 2h10′ discesa.
Dislivello: 1000 m
Lunghezza del percorso: 6,8km
Percorso: Rifugio Soldanella (1354)- rifugio Porta (1426)- sent.8 direttissima- caminetto Pagani- sent.11 canale Angelina- sent.10 sentiero Cecilia- sent.7 cresta Cermenati- Grignetta (2184)- bivacco Ferrario- sent.1 cresta Sinigaglia- saltino del Gatto- sent.3 traverso dei Magnaghi- sent.7 cresta Cermenati- rifugio Porta- rifugio Soldanella
Accesso alla località di partenza: Autostrada Varese- Milano- Pedemontana- ad Arosio prendere la SS36 per Lecco, svoltare per Ballabio e proseguire per il Pian dei Resinelli, proseguire per il rifugio Soldanella.
Partecipanti: 14: Beppe (capogita), Leo, Roberto, Dario, Raffaella, Paolo, Mauro, Stefano, Maurizio, Cinzia, Cristina, Davide, Michele e Mattia.
Meteo: Bello.

Escursione del CAI Laveno sulla Grignetta (o Grigna Meridionale), meta irrinunciabile per chi frequenta la montagna in Lombardia. Alla gita, condotta da Beppe, prendono parte 14 escursionisti.
Di natura geologica calcarea presenta innumerevoli pinnacoli, guglie e torrioni che attirano ogni anno scalatori anche di fama mondiale che hanno tracciato le numerose vie che sono diventate palestra di arrampicata. Numerose sono le vie di salita e di varia difficoltà da quelle per escursionisti esperti a quelle più prettamente alpinistiche. Le vie sono spesso attrezzate con funi, catene, fittoni e scalette che consentono la percorrenza ai meno esperti. E’ comunque necessaria una buona preparazione fisica, passo sicuro e assenza di vertigini. La via normale di salita è la cresta Cermenati che è comunque classificata per escursionisti esperti, le altre vie sono attrezzate e richiedono un impegno maggiore. Sono necessari imbrago e kit da ferrata per percorrere in sicurezza le vie attrezzate. Il casco è quasi obbligatorio per evitare di essere colpiti dai sassi mossi dai numerosi escursionisti presenti sui sentieri.
Il giro da noi programmato prevede la salita dalla direttissima e la discesa dalla cresta Sinigalia, programma soggetto a mutamenti a seconda delle condizioni che troveremo. Alla gita prendono parte anche escursionisti meno preparati o che non hanno mai fatto questo tipo di percorso. Sarà compito dei più esperti aiutare e confortare chi ha difficoltà.
Lasciamo le macchine lungo la strada nei pressi del rifugio Soldanella (1354) ed iniziamo il cammino sulla pista sterrata. I cartelli di sentiero son sono tanto chiari e dopo aver chiesto informazioni deviamo salendo in direzione del canalone Porta e quindi svoltando a sinistra su un traverso pianeggiante nel bosco che conduce al rifugio Porta (1426). Saliamo nell’abetaia chiamata bosco Giulia fino ad un bivio dove, ignorato il sentiero 7 della cresta Cermenati, pieghiamo a sinistra sul sentiero 8 della “direttissima”. Un tratto pianeggiante ci conduce all’imbocco del canalone Caimi (1450). Proseguiamo sul sentiero principale che taglia la costa erbosa salendo a risvolti su un pendio che si fa sempre più ripido e roccioso. La vista si apre allo spettacolare anfiteatro delle guglie ed ai panorami sul lago e sulle alpi. Raggiunti i primi tratti attrezzati indossiamo casco e imbrago. Affrontiamo un traverso esposto attrezzato con pioli e fune da cui ci caliamo in un canalone detritico dove si accede alla prima delle due scale che consentono la salita del caminetto Pagani (1600). Superate le due scale attraversiamo uno strettissimo intaglio per poi scendere su una cengia e risalire ad una sella. Dalla sella si apre il panorama sulle guglie, le torri di ogni forma e tipo, i pinnacoli e le pareti rocciose. Attraverso vari saliscendi fiancheggiamo le guglie dove si formarono grandi alpinisti come Cassin e Bonatti, le famose guglie chiamate Portineria, Campaniletto, Lancia, Torre e Fungo. Qui ci separiamo da Michele e Mattia, due del nostro gruppo che vanno ad arrampicare, e proseguiamo il cammino. Arriviamo al bivio (1770) dove lasciamo il sentiero 8, che prosegue verso il colle Valsecchi, per svoltare a destra sul sentiero 11 del canale Angelina. Risaliamo in un mondo irreale fatto solo di roccia ma di ogni forma. Risaliamo il canale su placche rocciose e divertenti tratti di facile arrampicata. Con l’aiuto delle catene posate nei punti più impegnativi raggiungiamo la testata del canale dove incrociamo (1850) il Sentiero Cecilia ( n°10). Proseguiamo su vari traversi attrezzati con catene fino a raggiungere un caminetto roccioso da cui ci caliamo per poi ritrovarci in un canalone detritico da cui risaliamo per immetterci sul sentiero 7 della cresta Cermenati. Saliamo l’affollato, ma comunque, faticoso sentiero che ci conduce all’ampia vetta della Grignetta (2184). Soddisfazione e complimenti per tutti coronano il raggiungimento della ambita meta. Dopo lo spuntino in allegra compagnia (nostra e di un centinaio di altri escursionisti) e le foto di rito riprendiamo il cammino. O almeno pensiamo di riprenderlo poiché all’attacco della via attrezzata di discesa dal bivacco Ferrario c’è una coda come in posta nelle ore di punta; e non c’è neanche il numerino per non perdere il posto! Attendiamo con pazienza il nostro turno, se non altro ci svaghiamo con gli ampi panorami, ed iniziamo la discesa. Ci caliamo verticalmente nel canalino Federazione e procediamo seguendo la cresta. Siamo sul sentiero 1 della cresta Sinigaglia. Passiamo dalla bocchetta dei Venti ed arriviamo ad un punto cruciale: il saltino del Gatto. E’ un ripido canalino roccioso attrezzato con fune fissa da cui si esce lateralmente con un passaggio esposto verso destra. Il canalino è innevato nella prima parte e la fune fissa è sotto la neve. Per evitare pericolose scivolate posiamo una corda dove attaccarci fino a trovare la corda fissa. Ci caliamo uno alla volta, cercando di formare scalini nella neve ed agevolare i prossimi escursionisti. Superato questo delicato passaggio proseguiamo abbandonando la cresta Sinigaglia deviando a destra sul sentiero 3 del traverso dei Magnaghi. Scendiamo decisamente il pendio su un sentiero dal fondo ghiaioso che costeggia i torrioni Magnaghi e raggiunge una piazzuola di atterraggio per elicotteri. Passata la bocchetta dei Prati, attraversiamo il profondo solco del canalone Porta e, tagliando la costa superiamo alcuni canali prima di trovare il pendio erboso che ci conduce al bivio (1750) che ci immette sul sentiero 7 della cresta Cermenati. Sulla affollata via scendiamo a ritrovare la via del mattino. Passiamo dal rifugio Porta e, su scorciatoia, torniamo al rifugio Soldanella dove avevamo lasciato le macchine. La tradizionale birra in compagnia al rifugio conclude la nostra escursione. Ci aspetta il lungo rientro in auto con le solite code a Lecco che ci prendono un ora di tempo.
Pur di sviluppo modesto (circa 7km) l’escursione è impegnativa a causa delle difficoltà incontrate, dei passaggi esposti che, seppure tutti attrezzati, richiedono la massima attenzione. Attenzione richiesta anche sui sentieri più semplici dove il calo di tensione può causare scivolate e cadute sul fondo ghiaioso.
La Grignetta regala a noi, stupiti visitatori quel senso di meraviglia che si prova davanti ai suoi fantastici paesaggi e panorami. Ricordi che porteremo per sempre nel cuore come la soddisfazione per giornata vissuta in armonia con la natura ed i nostri compagni di viaggio che hanno condiviso gioie e fatiche.

dm

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