Pizzo Vogorno (2442m)

Rispettosi del divieto di transito parcheggiamo l’ auto alla sbarra poco oltre Monti Motti percorrendo così l’ ultimo tratto asfaltato di strada sino ai Monti della Gana a piedi onde evitare spiacevoli sorprese.
Ai Monti della Gana imbocchiamo il sentiero in direzione dell’ Alpe Sassello e proseguiamo sino alla Forcola dove si ha un ampia visuale sulla valle della Porta, con il lungo tratto da percorrere per raggiungere la meta.
Le cime del Vogorno e del Madone sono imbiancate da una spruzzata di neve ma contiamo che il sole che le sta illuminando la sciolga prima del nostro arrivo.
Alla Capanna Borgna ci concediamo una sosta prolungata prima di affrontare l’ ultimo terzo di salita, e dato che dovremmo ripassare al ritorno, mettiamo a bollire dell’acqua sulla stufa per preparare successivamente una pastasciutta.
Il tempo intanto peggiora e le nuvole prima lontane, ci raggiungono lasciando cadere piccoli fiocchi di neve. Raggiungiamo finalmente la cima dopo 4 ore e ½ di marcia, avvolti nelle nuvole che purtroppo, ci impediscono di assaporare il panorama che solitamente si gode da questa cima, che è la più alta in prossimità del Lago Maggiore.
Non sostiamo a lungo in vetta preferendo scendere velocemente alla Capanna per mangiare un piatto caldo.
Riprendiamo il cammino del ritorno sotto una leggera pioggia che tuttavia non dura a lungo tanto che all’ Alpe Sassello ritorna a splendere il sole.
Alle 18 siamo di nuovo tutti alle auto stanchi ma soddisfatti di aver percorso oltre 22 km e circa 1850 m di dislivello in salita, risultando questa escursione la più impegnativa della stagione in termini di dislivello, ma si sa che a fine stagione la gamba è allenata.

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