Anello del Monscera (Val Bognanco)

Data della gita 18 settembre 2024
Difficoltà escursione E
Tempi di percorrenza 6h01′ (4h20′ di cammino, 1h41′ di soste). Tempi effetttivi: 1h20′ al Gattascosa (+30′ per sentiero sbagliato), 1h30′ dal Gattascosa al Passo Monscera sulla via di cresta, 1h15′ ritorno a S.Bernardo.
Dislivello 810 m
Lunghezza del percorso 13,0 km
Percorso Rifugio San Bernardo (1630)- Lago Ragozza (1958)- Rifugio Gattascosa (1993)- Bocchetta di Gattascosa (2159)- Cima Mattaroni (2236)- Cima del Tirone (2202)- Passo di Monscera (2103)- Lago di Monscera (2072)- Alpe di Monscera (1978)- Rifugio Il Dosso (1740)- ponte sul Rio Rasiga (1600)- San Bernardo (1630) .
Accesso alla località di partenza Traghetto Laveno- Intra, SS del Sempione, uscita Domodossola, Bognanco, Alta Val Bognanco, San Bernardo
Partecipanti 26: Dario (capogita), Adolf, Aldo, Alessandro, Angelo G, Antonio R, Cecilia, Dina, Elisabetta, Enrico, Isa, Leonardo, Liliana, Lis, Ludivine, Luigi L, Luigi T, Mariuccia, Maurizio, Mauro, Michael, Michele, Regina, Roberto, Silvano, Ute.
Meteo Nuvoloso, rare occhiate di sole, freddo, limpido, cime nascoste dalle nubi.

Oggi, per i mercoledì da mufloni del CAI Laveno recuperiamo una gita rimandata per maltempo in giugno ed andiamo nell’Alta Val Bognanco per un’escursione ad anello nell’ampia conca del Monscera. Lasciamo le auto nell’ampio parcheggio di fronte al rifugio San Bernardo ed iniziamo il cammino sul sentiero per il rifugio Gattascosa. Siamo in 26 e la fila si allunga sul comodo sentiero pianeggiante nel bosco. Seguiamo un’ampio sentiero che prende a salire nel bosco poi man mano il sentiero si restringe fino a sparire. Ci rendiamo conto di aver seguito una via morta per cui torniamo indietro fino al bivio dove abbiamo sbagliato. Abbiamo perso mezz’ora. Ritrovata la via giusta proseguiamo la marcia su ripide pendenze fino al pianoro della torbiera attraversata da una passarella di legno. Dopo la passarella la via di impenna per raggiungere il lago di Ragozza dove ricompattiamo il gruppo. Una breve salita ci porta superare il dosso da cui si scende al rifugio Gattacosa che, nei giorni feriali, è chiuso. Qui proponiamo le due alternative per raggiungere il passo di Monscera: la via diretta o quella di cresta. Ci dividiamo restando in contatto con le radioline: in 7 fanno la via diretta, in 19 fanno la cresta. Per la via di cresta prendiamo il ripido sentiero che si stacca dal rifugio e porta alla Bocchetta di Gattascosa entrando il territorio elvetico. Dopo la bocchetta seguiamo una traccia che taglia il pendio erboso e sale a raggiungere la Cima Mottaroni. Seguiamo ora la panoramica via sulla cresta che separa la Val Bognanco dalla Zwischbergental. Dopo il leggero avvallamento della Bocchetta di Mezzo la via risale brevemente alla Cima del Tirone. Scendiamo sul ripido sentiero che porta al ventoso Passo del Moscera e raggiungiamo i nostri amici che si erano abbassati al lago di Monscera per il consueto picnic in allegra compagnia. Prendiamo la via del rientro tra i pascoli dell’Alpe Monscera. Facciamo conoscenza con il gruppo escursionistico “Fin a la Fin” del CAI di Domodossola che si era radunato alla croce dell’Alpe Monscera per una cerimonia commemorativa. Arriviamo sulla strada sterrata che collega gli alpeggi e la seguiamo. La strada diventa asfaltata e scende a tornanti passando dal rifugio Il Dosso. Attraversato il ponte sul Rio Rasiga la strada risale e riporta al rifugio San Bernardo dove finisce il nostro cammino.
Classico giro del Monscera con variante sulla cresta di confine verso il passo. Suggestivo ambiente di alta montagna impreziosito dai colori della vegetazione già in veste autunnale.

VEDI il report su hikr.org >>