Cima Palon- Pasubio

Data della gita: 28 maggio 2016
Difficoltà : EE (escursionisti esperti)
Tempi di percorrenza: 3h30 al Palon (con 20′ sosta pranzo) 1h45′ al Papa (+15’sosta) 2h30′ strada 52 gallerie. Totale 8h00′.
Dislivello: 1300 m, 1200 m discesa
Lunghezza del percorso: 18,0 km
Percorso: Pian delle Fugazze (1137)- Strada degli Eroi- Galleria d’Havet (1800)- sentiero 398- Cima Palon (2232)- Dente Italiano (2220)- Dente Austriaco (2203)- Selletta Comando (2075)- Porte del Pasubio (1934)- Rifugio Generale Achille Papa (1928)- Strada delle 52 Gallerie- Bocchetta di Campiglia (1216)
Accesso alla località di partenza: Autostrada del Brennero, uscita Rovereto, Vallarsa, Pian delle Fugazze
Partecipanti: 7: Andrea (capogita),Dario, Daria, Darico, Maurizio, Giovanni, Giovanni.
Meteo: alternanza di nebbie, asciutto.

Escursione nella storia sul massiccio del Monte Pasubio che, nella Prima Guerra Mondiale, fu teatro di cruenti scontri tra esercito italiano e quello austriaco. Il massiccio è caratterizzato da pendii scoscesi, gole e guglie tipiche dell’ambiente dolomitico. La parte alta è un ondeggiato altopiano tra crinali e conche prative.
Organizzata dal CAI di Laveno e condotta da Andrea la gita ripropone l’esperienza dell’anno prima
Il programma prevede un’uscita di due giorni visto che occorrono 4 ore di macchina. Il primo giorno è turistico con la visita al Mart (museo dell’arte moderna) e della campana della pace a Rovereto. Dopo la cena e pernottamento al rifugio Balasso il secondo giorno è previsto lo spostamento alla Bocchetta di Campiglia dove inizia il cammino sulla strada delle 52 gallerie che porta al rifugio Papa. Dopo il giro nella zona sacra si scenderà nella Val Canale al rifugio Balasso.
Visto che le previsioni meteo danno pioggia alla domenica optiamo per ribaltare il programma e camminare al sabato. Alcune defezioni dell’ultima ora riducono il gruppo a 7 partecipanti.
Dopo il lungo viaggio in auto arriviamo al rifugio Balasso dove ci attende una sorpresa: è in corso un rally automobilistico proprio sulla strada che porta alla bocchetta di Campiglia. Dobbiamo cambiare programma.
Risaliamo in auto al vicino Pian delle Fugazze (1137) dove iniziamo la marcia. Sono le 11 quando imbocchiamo la Strada degli Eroi, strada militare sterrata che porta al rifugio Papa.

La Strada degli Eroi è una strada carrabile costruita nel 1922, quindi dopo la I Guerra Mondiale, per consentire un comodo accesso alla zona Sacra alla Patria. Su fondo sterrato risale la Val Fieno su pendenze regolari. Attraversata la galleria d’Havet la via entra nella Val Canale dove inizia la strada degli Eroi propriamente detta, cioè un percorso di 2km che porta al rifugio Papa lungo il quale sono esposte le targhe dedicate alle 15 medaglie d’oro al valore militare che combatterono sul Pasubio. Chiusa al traffico motorizzato è servita, fino alla galleria d’Havet, dal servizio di bus navetta nei mesi estivi.

Il tempo è coperto ma non minaccia pioggia. Nebbie che si alzano dalle valli nascondono le visuali. La nebbia dev’essere una caratteristica di queste montagne vista la nostra precedente esperienza e le foto degli altri report sul Pasubio. Percorriamo inizialmente la strada che sale su comode pendenze poi deviamo su evidenti scorciatoie che accorciano il percorso risalendo ripidamente il pendio e tagliando più volte la via principale. Incontriamo un gruppo di ciclisti tedeschi che salgono in MTB e li ritroviamo più volte quando tagliamo la strada. Al quinto incontro salutiamo i ciclisti alla galleria d’Havet. Loro proseguono verso il rifugio Papa mentre noi non attraversiamo la galleria ma deviamo a sinistra sulla via di cresta (sentiero 398) che porta direttamente alla Cima Palon. Il sentiero, segnato per escursionisti esperti, segue un percorso suggestivo e panoramico, nebbie permettendo. Passiamo dal Soglio dell’Incudine ed incontriamo diversi resti di opere militari quali trincee e gallerie. Superato un ripido traverso innevato ci fermiamo per uno spuntino. Riprendiamo il cammino e, in breve, siamo sulla tondeggiante Cima Palon (2232), maggiore elevazione del massiccio del Pasubio. Scendiamo alla selletta Damaggio (2200) per risalire al Dente Italiano (2220). Scesi alla selletta dei Denti (2175) saliamo al Dente Austriaco (2203) che percorriamo in tutta la sua lunghezza. In vari punti sono situati pannelli didattici che illustrano il contesto storico e gli avvenimenti accaduti in queste zone.

Nella Grande Guerra i due eserciti si fronteggiarono dai rispettivi denti. Ci furono una serie di esplosioni di mine che devastarono la montagna causando diversi morti e feriti. Dopo 17 mesi si concluse la guerra di mine sul Pasubio senza alcun risultato tattico.

Tornati alla selletta dei denti prendiamo la direzione della chiesetta di S.Maria del una Pasubio. Attraversiamo diversi nevai (c’è molta più neve che l’anno scorso) e raggiungiamo la chiesetta e proseguiamo scendendo alla Selletta Comando (2070). Su comoda pista sterrata passiamo accanto l’Arco Romano (2035) ed arriviamo alle Porte del Pasubio (1934). Dopo una sosta al Rifugio Papa (1928) ci dividiamo: Andrea e Darico tornano al Pian delle Fugazze per recuperare l’auto, gli altri scendono sulla strada delle 52 gallerie.

La Strada delle 52 gallerie è una mulattiera costruita durante la Prima Guerra Mondiale con lo scopo di rifornire la prima linea, che era sull’altopiano del Pasubio, dalle retrovie situate in valle. Non era percorribile dai mezzi motorizzati ma era al riparo dal fuoco nemico. La strada è un capolavoro di ingegneria militare, si snoda tra gole profonde, guglie calcaree e pareti rocciose. La lunghezza del percorso è 6,5km, dei quali 2,3km divisi nelle 52 gallerie per un dislivello di 750m. Le gallerie sono tutte numerate ed hanno un nome. Caratteristiche è la 19.ma, la più lunga, che si alza su quattro tornanti. Lungo il percorso vari pannelli didattici espongono le caratteristiche delle opere ed il contesto storico. Sono necessarie torce elettriche ed assenza di vertigini. La strada, a causa di vari incidenti, è stata vietata alle biciclette che, tuttavia, possono salire al rifugio Papa dalla Bacchetta di Campiglia sulla strada degli Scarubbi o dal Pian delle Fugazze sulla Strada degli Eroi. 

Attraversate le prime gallerie su percorso in salita la via inizia a scendere snodandosi a ridosso delle pareti. Un tratto della strada è chiuso a causa di frane per cui lo aggiriamo su sentiero. Le gallerie sono di varie lunghezze e richiedono attenzione nel percorrerle a causa del fondo scivoloso e del rischio di picchiare la testa. Sarebbe meglio percorrerla in salita. Ce la prendiamo comoda fermandoci spesso per leggere i pannelli didattici e per scattare foto. Alla fine della lunga discesa, alle ore 19, arriviamo alla Bocchetta di Campiglia (1216) dove ci aspetta Andrea con la macchina.
Raggiungiamo il rifugio Balasso che ci riserva un trattamento impensabile per un rifugio di montagna: camere con TV e bagno con doccia idromassaggio, cena con menu alla carta e colazione con ogni ben di Dio. Il tutto per 40€ a testa!
Al mattino una pioggerella leggera ci conforta sulla bontà della nostra scelta di ribaltare il programma dei due giorni. Con queste condizioni metereologiche non saremmo nemmeno partiti. Il viaggio di ritorno è turistico. Andiamo a visitare il vicino Ossario del Pasubio e sulla strada ci fermiamo ad ammirare la chiesetta di San Colombaro, arroccata sulle pareti di roccia. A Rovereto andiamo a visitare la Campana della Pace ed il Mart (museo dell’arte moderna).

Il nostro pensiero va alle migliaia di persone che sono morte in questi luoghi ed alla assurdità della guerra, evento che falcidia intere generazioni e che nessun interesse o ideale può giustificare

dm

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