Brinzio: Chiusarella- Martica

Data della gita 6 aprile 2022
Difficoltà escursione E
Tempi di percorrenza

Alla Martica ovest 3h15′, sosta 50′ ritorno 1h43′, totale 6h10′

Dislivello 620 m
Lunghezza del percorso 13,5 km
Percorso Brinzio (505)- Laghetto di Brinzio (540)- Motta Rossa (565)- Cava Donati (608)- Valle del Des- Strada militare-Monte Chiusarella (913)- Passo del Chiusarella (865)- Forcella Monte Martica (882)- Forte Occidentale Martica (1000)- Punta Rossotti (1028)- Forte Orientale- Monte Martica (1032)- Magolcio (888)- Cascina Valicci (640)-Brinzio (505).
Accesso alla località di partenza Brinzio: parcheggio lungo la provinciale
Partecipanti

21: Dario (capogita), Adolfo, Aldo, Angelo, Anita, Antonio, Dina, Elisabetta, Emilio, Enrico, Giuseppe L., Giuseppe D., Leonardo, Liliana, Luigi, Maria Gabriella, Maurizio, Michael, Paolo, Regina, Roberta.

Meteo

sereno con foschie e velature

L’uscita di oggi prevede un percorso ad anello sulle vicine cime della Chiusarella e della Martica con partenza da Brinzio. Al ritrovo, nel posteggio lungo la provinciale, ci ritroviamo in 21. Dal 1 aprile non è più necessaria l’autodichiarazione covid, quindi, verificata la presenza di tutti gli iscritti, alle 8.30, puntualmente, iniziamo il cammino. Attraversata la strada prendiamo la strada del lago. La via, che diventa sterrata, coincide col percorso didattico del lago di Brinzio, sentiero attrezzato del parco del Campo dei Fiori con pannelli che illustrano le peculiarità e le caratteristiche della natura che si osserva lungo il tragitto. Una breve deviazione ci porta a visitare le sponde del lago con le sue torbide e ferme acque che offrono bei riflessi. la pista sterrata risale dolcemente lungo il corso del Rio Brinzio e sbuca sul prato che riporta alla provinciale. Dopo un breve tratto lungo la strada arriviamo alla Motta Rossa dove prendiamo il sentiero in direzione della Rasa. Sostiamo brevemente davanti alla Fornace della Riana illustrata da pannelli didattici del parco. La fornace, attiva già dall’inizio 1700, produceva calce dalle rocce calcaree prelevate dalla vicina cava. Deviamo dalla via per andare alla Cava Donati lungo un percorso con pannelli didattici che illustrano le funzionalità della cava, la flora e la fauna dell’ambiente circostante. Una scorciatoia non segnata ci riporta sulla via per la Rasa. Alle prime case del borgo deviamo a sinistra su una stradina non segnata che porta ad abitazioni. La via diventa sentiero che si inerpica nel bosco nella valle del Des. Il sentiero sbuca su un tornante della strada militare che sale da Bregazzana. Seguiamo brevemente la via militare per poi deviare sul sentiero che sale sul costone spoglio che porta alla croce di vetta della Chiusarella. Oggi le foschie nascondono l’ampio panorama a 360° che normalmente offre questa cima. Dopo la foto di gruppo riprendiamo la marcia sul ripido sentiero che scende a prendere la strada militare. Percorriamo il tratto pianeggiante della strada militare dove sono evidenti gli effetti dell’incendio di tre anni fa che era partito dalla Motta Rossa. Arrivati alla forcella della Martica lasciamo la via militare per deviare a sinistra sul sentiero che sale nel bosco. Vi sono numerosi alberi caduti durante la tempesta di scirocco del ottobre 2020 ed il sentiero è stato ripristinato ritracciandone il percorso. Superato il caratteristico passaggio tra grossi massi di conglomerato raggiungiamo il piazzale del forte occidentale della Martica. E’ quasi mezzogiorno e, visto che il forte è al sole decidiamo di fermarci qui ma prima, con una breve variante, saliamo alla vicina croce di vetta della Punta Rossotti, unico punto panoramico della Martica.
Tornati al forte ci concediamo la sosta per consumare il pranzo al sacco. Ripresa la marcia ci spostiamo, sulla strada militare, al forte orientale situato sul punto più elevato della Martica. Iniziamo la ripida discesa sul sentiero in direzione di Bedero. Scendiamo in un bel bosco di faggi dove il sentiero percorre un canalone pieno di foglie secche per cui restiamo su un tracciato parallelo su terreno pulito. Superati alcuni bivi proseguiamo su pista forestale in direzione di Brinzio. Passiamo dal pianoro della Cascina Vallicci e, su acciottolato, scendiamo all’abitato di Brinzio chiudendo l’anello.

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