Anello del Monte Carza (Alto Verbano ovest)

Data della gita 14 giugno 2023
Difficoltà escursione E
Tempi di percorrenza

6h13′ (4h18′ marcia, 1h55′ soste)

Dislivello 750 m
Lunghezza del percorso 14,0km
Percorso Trarego (771)- Oratorio Santa Eurosia (1044)- Bocchetta Tondone (1181)- Cima Forcola (1303)- Monte Pian Bello (1325)- Monte Ologno (1132)- Panchina gigante Monte Carza (1082)- Monte Carza (1116)- Piazza del Pozzo (900)- Viggiona (686)- Cheglio (787)- Trarego (771)
Accesso alla località di partenza Laveno- Traghetto per Intra- Cannero- Trarego
Partecipanti 16: Dario (capogita), Aldo, Angelo G, Angelo M, Anita, Antonio A, Cecilia, Elisabetta, Enrico, Federica, Giuseppe L, Liliana, Maurizio, Paolo, Pierre, Roberta
Meteo

Inizialmente coperto, umido e nebbie in dissolvimento, poi sereno e caldo.

Oggi per i “mercoledì da mufloni” andremo a fare un’escursione ad anello sulla dorsale destra della Val Cannobina con partenza da Trarego. Le condizioni meteo non sembrano favorevoli. Ha appena smesso di piovere ma, fiduciosi delle schiarite previste, confermiamo la gita. Ci ritroviamo in 16 a Laveno per prendere il traghetto per Intra e salire in auto a Trarego, non prima della tradizionale sosta per il caffè. Posteggiamo presso il cimitero di Trarego ed iniziamo il cammino percorrendo le vie di paese. Uscendo dal borgo proseguiamo su stradina cementata che sale nella valle seguendo il corso del Rio Pianesc. Incrociamo la strada asfaltata Trarego- Colle ed arriviamo al pianoro che ospita la chiesa di Santa Eurosia. Teniamo la destra sul sentiero che sale nel bosco dove si iniziano a vedere le fortificazioni della Frontiera Nord. Arrivati alla Bocchetta del Tondone svoltiamo a destra immettendoci nell’ampia dorsale boschiva che sale dolcemente alla Cima Forcola. Proseguiamo in discesa fino ad una sella da cui risaliamo, sempre su morbide pendenze alla cima boscata del Monte Pian Bello, punto più elevato di giornata. In discesa usciamo dal bosco e si aprono le visuali sul Verbano, inizialmente nascoste dalla nebbia. Dopo il saliscendi sulla cima Monte Ologno arriviamo alla panchina gigante del Monte Carza, situata su poggio panoramico, dove facciamo una sosta per le foto. Proseguiamo sulla dorsale che ci porta alla vera cima del Monte Carza, punto più affacciato al lago della dorsale dove ci concediamo la consueta pausa- pranzo condividendo cibi e bevande. Nel frattempo il cielo è diventato sereno e le nebbie che coprivano le cime si sono dissolte. Riprendiamo il cammino iniziando la discesa verso Viggiona. Appena sotto la cima, davanti ad una cappelletta, c’è un ampia terrazza panoramica con tavoli di sasso di recente installazione. Dalla sterrata che scende verso la strada Trarego- Colle deviamo su un ripido sentiero che, dopo un tratto assolato tra felci e ginestre si snoda nell’ombra del bosco. Il sentiero è molto sconnesso a causa dell’erosione del fondo da parte delle acque dei temporali. Ignoriamo le deviazioni che portano sulla provinciale ma scendiamo sulla strada sopra l’abitato di Viggiona. Su strada asfaltata, in salita, arriviamo a Cheglio dove ci fermiamo al bar per la consueta birra di fine gita. Riprendiamo la marcia per l’ultimo breve tratto stradale che ci porta a chiudere l’anello.

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