Rifugio Andolla (Val Antrona)

Data della gita 3 luglio 2024
Difficoltà escursione E
Tempi di percorrenza 8h30’ (6h15’marcia 2h15’soste).
Dislivello 700 m
Lunghezza del percorso 13,0 km
Percorso

Alpe Cheggio (1497)- diga Lago Alpe dei Cavalli- Alpe del Gabbio (1505)- Alpe Ronchelli (1578)- Rifugio Andolla (2061) rit. Stesso sentiero

Accesso alla località di partenza Traghetto per Intra- statale del Sempione- uscita Villadosola, Val Antrona
Partecipanti

23: Dario (capogita), Aldo, Alessandro, Angelo M, Antonio A, Antonio R, Carlo, Cecilia, Dina, Giuseppe L, Ilze, Liliana, Lis, Lucas, Luigi L, Mariuccia, Maurizio, Mauro, Michael, Michele, Pierre, Regina, Roberto.

Meteo

coperto, pioggia leggera a tratti durante la discesa, fresco e limpido.

Oggi, per i mercoledì da mufloni del CAI Laveno, andiamo in Val Antrona per salire al rifugio Andolla, situato su una panoramica terrazza affacciata alla Val Loranco. Le previsioni meteo non sono molto favorevoli; il cielo sarà coperto con possibilità di leggera pioggia nel pomeriggio ma visto che, ultimamente, è raro trovare una bella giornata confermiamo l’uscita e prenotiamo il pranzo in rifugio. Ci ritroviamo in 23 al parcheggio della diga del Lago Alpe dei Cavalli e, alle 10.00 iniziamo il cammino che, stando ai cartelli, sarà di 2h ma, visto il gruppo variegato, valutiamo in 2,5h. Non avevamo previsto la presenza di slavine e nevai sul sentiero che in luglio dovrebbero sparire ma visto la primavera e l’inizio estate anomalo, sono ancora presenti e ciò dilaterà i tempi di percorrenza. Inoltre i numerosi guadi dei corsi d’acqua rigogliosi richiedono particolare attenzione. Attraversiamo la diga e seguiamo il percorso sul lago con qualche saliscendi ed attraversamento nevai che ci porta ad attraversare il ponte sul torrente Loranco sulla testata del lago. Il sentiero prosegue salendo dolcemente tagliando la costa sopra il corso del torrente Loranco. Superati alcuni nevai, di cui uno ci obbliga a salire a monte per scendere dopo aver superato il torrente arriviamo ai ruderi dell’Alpe Ronchelli dove i nevai sono finiti. Proseguiamo sempre tagliando la costa fino al bivio per l’Alpe Campalamana dove svoltiamo a destra, lasciando la valle ed inerpicandoci sul sentiero che sale a risvolti al pianoro del rifugio Andolla. Lungo la via il numeroso gruppo si è sfilacciato comunque alle 13.30 siamo tutti al rifugio con 1h in più del tempo previsto. Come concordato pranziamo con una tagliata di salumi e formaggi seguita da polenta e spezzatino e polenta cuncia. Dopo il dolce e il caffè ringraziamo i rifugisti per l’ottima accoglienza e prendiamo la via di discesa sullo stesso percorso della salita. Durante la discesa, che richiede maggior attenzione, comincia a piovere. Protetti da ombrelli e giacche la leggera pioggia non ci disturba più di tanto. Con le dovute attenzioni ed assistendo i meno esperti la discesa ci impegna per lo stesso tempo di salita. Arriviamo al parcheggio alle 18.30 e, per una volta, rinunciamo alla birra di fine gita per andare a prendere il traghetto di Intra ad un orario decente. Nonostante il tempo inclemente è stata una gita che ha soddisfatto i partecipanti per lo spettacolare ambiente di alta montagna tra valloni con torrenti impetuosi, panoramiche terrazze, rigogliose fioriture, residui nevai. Con i nevai residui i tempi si sono allungati per cui rinunciamo alla prevista deviazione per vedere il ponte tibetano dell’Alpe Campalamana.

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